Alla varietà dei servizi offerti dall’esercizio (bar, ristorazione, musica dal vivo) doveva corrispondere un’estrema versatilità dell’immagine, ma senza generare ambiguità. Le funzioni, data la forma e l’organizzazione del locale, non potevano essere separate, pertanto il nostro compito era quello di selezionare e accostare materiali che si prestassero bene a rappresentare l’intimità e il calore del ristorante, la pulizia ed il relax della caffetteria, la vivacità e la sorpresa del music bar. Due portali trasversali rivestiti in pietra di Trani suggeriscono la suddivisione dello spazio in ingresso, bar e sala. Sull’ingresso e sul bar due controsoffitti rettangolari e luce diffusa dal perimetro. Il bancone in muratura è rivestito con lastre di biancone di Trani. Sul fondo una bottigliera in legno laccato bianco, sui lati mensole disegnate come sottrazioni da lunghi regoli di cartongesso. Sulle pareti pittura color glicine e carta da parati con disegni floreali color crema su sfondo glicine. Sulla sala un controsoffitto costituito da parallelepipedi di diversa dimensione e luce diretta da corpi illuminanti LED RGB di forma cubica. I parallelepipedi hanno finitura bianca lucida per amplificare e movimentare la componente diffusa del flusso luminoso. Alle finestre maschere rivestite in foglia bronzo hanno la funzione di mitigare l’impatto visivo delle grandi pareti laterali e di riequilibrare l’asimmetria altimetrica delle aperture. Il bronzo, accostato alla pietra dei portali, riverbera all’interno del locale l’immagine del monumento Faro visibile dalla finestra. La resina grigia del pavimento, in mezzeria, si tinge di rosso e contribuisce, con l’aiuto del grande specchio sul fondo, a realizzare la simmetria anche sull’asse trasversale: un red carpet in omaggio a tutti i musicisti che suoneranno al Supremo Piacere.