COLONNA

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L’intervento, realizzato nella città di Trani, si trova nell’esclusivo contesto urbano nei pressi della spiaggia di Colonna, a poca distanza dal prestigioso sito del Monastero di Santa Maria di Colonna. Incastonati in un tessuto urbano caratterizzato da edilizia residenziale estensiva di pregio, i due nuovi edifici residenziali si inseriscono con sensibilità nel delicato waterfront tranese, nel rispetto delle peculiarità paesaggistiche del sito. Attraverso la funzione commerciale, i portici ed un elegante sistema di spazi pubblici (fra cui aree a verde, aree a parcheggio, percorsi pedonali ed un piccolo anfiteatro intorno alla piazza centrale) il complesso Pergole di Colonna scrive un piccolo brano di città, in un contesto altrimenti caratterizzato dalla carenza di spazi pubblici attrezzati. Gli edifici, sviluppati su due livelli oltre il piano interrato, sono disposti seguendo il naturale andamento altimetrico del sito, conferendo naturalezza al sistema delle aree a verde pubbliche e private e consentendo la prestigiosa vista mare da tutte le terrazze private in copertura, arricchite con leggeri ed eleganti pergolati in legno.

La permeabilità del suolo, la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche, le elevate prestazioni dell’involucro e degli impianti termici (alimentati da sistemi ibridi), nonché la produzione di energia elettrica dagli impianti fotovoltaici di pertinenza, garantiscono una straordinaria perfomance dei due edifici in relazione ai requisiti energetici ed ambientali.

Data la sensibilità del contesto paesaggistico, la tavolozza cromatica architettonica è stata sviluppata intorno alla scelta fondamentale di utilizzare estensivamente la pietra locale (nelle sue diverse texture e nuance) per i rivestimenti esterni, in un equilibrato gioco contrappuntistico fra modernità e tradizione che rendesse possibile la realizzazione di un ambizioso concept progettuale: “costruire degli edifici pienamente contemporanei, ma che allo stesso tempo dessero l’impressione di trovarsi lì da sempre”.

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TRANI M-13

Un edificio di nuova costruzione incastonato nel tessuto urbano consolidato di Trani. Il vetro dei parapetti e l’alluminio di frangisole e infissi dialogano con la pietra locale, l’intonaco bianco e il legno, alla ricerca dell’equilibrio fra un linguaggio pienamente contemporaneo ed il calore tipicamente mediterraneo. Nove fioriere pensili, di cui quattro appese, sono predisposte per accogliere alberi a basso fusto sulla facciata. Linee minimali come sintesi dell’identità del luogo.

“UN CAPANNONE”

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In collaborazione con l’ing. Luigi Bevilacqua

Il progetto è informato dall’idea che ogni edificio, anche il più semplice, debba avere il suo carattere; che ogni tema progettuale, anche il più prosaico, possa accogliere le intenzioni estetiche dell’architettura. La tipologia è quella usuale del capannone in calcestruzzo prefabbricato, giustapposto ad un corpo più alto in calcestruzzo gettato in opera che ospita laboratori artigianali al piano terra ed al primo piano uffici e alloggio del custode. Per conferire all’edificio un carattere più urbano, la netta stereometria dell’impianto è rotta dai vuoti del portico e delle logge e dalle sporgenze dei balconi, introducendo accenni di spazialità. Il portico è in continuità con un pergolato che contribuisce ad estendere lo spazio esterno coperto e a conferire al luogo di lavoro un carattere più rurale, grazie anche al verde di progetto e al paesaggio intorno. Il portico e il pergolato…l’urbano e il rurale: il lavoro quotidiano accolto in un luogo che sia un pochino di più di “un capannone”.

ORATORIO

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Nel Santuario della Madonna del Sabato di Minervino Murge, a fronte di una notevole dotazione di spazi attrezzati esterni, va rilevata una grave carenza, e quasi la totale assenza, di spazi chiusi e coperti dedicati alle attività oratoriali. Attualmente sono presenti nell’area del Santuario, seppure bisognevoli di un corposo piano di manutenzione straordinaria, un campo da tennis con superficie in cemento, un campo da calcio in terra battuta e ampi spazi verdi discretamente attrezzati. A servizio di queste attrezzature è un piccolo edificio destinato in parte a spogliatoio e in parte a servizi igienici. Il progetto consiste nell’ampliamento dell’edificio esistente al fine di incrementare la dotazione di spazi per attività oratoriali svolte al chiuso (gioco, svago, socializzazione, apprendimento).

Il progetto è inserito in un programma di intervento più ampio che comprende la valorizzazione della adiacente cavità ipogea artificiale. Questo programma prevede la creazione di una piazza attraverso la messa in piano dell’attuale rampa per la discesa in grotta che sarà sostituita da una scalinata di ingombro molto minore. La piazza, per la sua particolare conformazione, costituirà un’ambientazione ottimale per le rappresentazioni teatrali, fra le quali, in particolare, la rievocazione storica del ritrovamento in una grotta rupestre dell’immagine della Vergine e della conseguente costruzione del Santuario stesso da parte del principe Marzio Pignatelli nel sedicesimo secolo. Questo appuntamento, infatti, seppure di recente istituzione, rappresenta un punto focale nell’operazione di riscoperta del valore identitario del Santuario messa in atto negli ultimissimi anni. La rappresentazione troverà perfetta ambientazione nello spazio della piazza, data la particolare interazione fra lo spazio scenico e la sottostante grotta.

BATI’

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Esiste un chiosco per la somministrazione di bevande ed alimenti nella villa Faro il cui spazio antistante è uno dei luoghi di ritrovo e socializzazione più frequentati di Minervino Murge. Per destagionalizzare l’attività la committenza ci ha chiesto di progettare una struttura che dia agli avventori il giusto riparo ma senza farli sentire al chiuso. Idea: una grande copertura in legno con struttura a reticolo, setti portanti in legno lamellare perimetrali e vetrate scorrevoli a tutta altezza a scomparsa nei setti. Un angolo libero-vetrato invita all’ingresso insieme all’insegna; all’interno non ci sono sostegni e lo spazio è integro; l’interno e l’esterno sono in relazione intima ma non totalizzante (il riparo è anche privacy!). Perline in legno verticali e fioriere sulla copertura integrano visivamente la struttura alle alberature; sedute esterne perimetrali in pietra di Trani sono l’interfaccia con la villa e rendono meno netto il confine dentro-fuori.