








Prora è un edificio residenziale su cinque livelli, oltre un’autorimessa al piano interrato, inserito nel tessuto urbano consolidato a ridosso della riviera sud di Trani, lungo la direttrice adriatica che collega il capoluogo alla città di Bisceglie.
La struttura in cemento armato con solai a piastra alleggerita rende l’edifico molto performante dal punto di vista statico e sismico, nonché estremamente flessibile dal punto di vista architettonico, grazie alle considerevoli luci che il sistema costruttivo consente fra i setti portanti, tutti ubicati perimetralmente e quindi inglobati nell’involucro edilizio.
Le scelte impiantistiche sono state orientate alla completa elettrificazione mediante pompe di calore per il riscaldamento a pavimento radiante, il raffrescamento a fan coil e la produzione di acqua calda sanitaria. Il tutto supportato dalla produzione autonoma di energia elettrica tramite l’impianto fotovoltaico ubicato sul lastrico solare.
La sostenibilità dell’edificio è garantita inoltre dalla raccolta, trattamento e riutilizzo delle acque meteoriche.
Dal punto di vista compositivo, l’edificio è stato disegnato proprio a partire dagli elementi funzionali, sia strutturali che impiantistici, con l’obiettivo di costruire una partitura ritmica tesa a conferire leggerezza al manufatto, attraverso l’equilibrio dinamico fra verticali ed orizzontali.
Le linee dominanti orizzontali sono proprio quelle strutturali, a costituire una sorta di pentagramma lungo il quale si dispiegano le linee verticali, fra le quali dominano appunto gli allineamenti dei vani tecnici esterni destinati all’alloggiamento degli impianti.
Il sistema dei parapetti e delle paratie in vetro a tutta altezza costituisce una sorta di extra-involucro che dialoga con l’involucro edilizio principale, a sua volta ritmato dal sistema della bucature e dai rivestimenti. Il contrasto fra la finitura opaca dei rivestimenti e la lucentezza delle paratie in vetro (sulle quali si muovono i mutevoli riflessi del cielo) contribuisce a conferire profondità e leggerezza ai prospetti della costruzione, la quale si relaziona con lo spazio urbano con effetti sempre mutevoli e sorprendenti in base alle condizioni di luce.
L’edificio, anche a causa del suo inserimento urbanistico, si rivolge al mare con un cantone acuto, valorizzato dal completo “svuotamento” dell’involucro mediante vetrate d’angolo a tutta altezza. I rivestimenti in legno wpc degli intradossi degli aggetti, insieme ai pali in acciaio inox, alludono all’architettura navale, creando la sensazione di osservare il “ponte rovescio” di una imbarcazione.
“Imagine a prow across the sky”, infatti, è proprio l’affascinante concept progettuale che abbiamo provato a declinare con garbo e sensibilità, lasciando che siano gli elementi naturali a conformare l’architettura anche nella parte più densa della città.












































